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venerdì 11 febbraio 2011

«La Fico sull'Isola? È un test politico, vediamo se la cacciano»


Dice di lei Quando abbiamo scelto Raffaella, di Arcore non sapevamo niente. Volevo una pin-up italiana dopo le straniere: lei è sexy e simpatica

Raffaella Fico
Raffaella Fico
MILANO - Bipartisan e scaltra. Simona Ventura lunedì prossimo condurrà la nuova Isola dei famosi. Che mai come quest'anno è legata all'attualità. Perché alcune ragazze passate da quel reality hanno a che fare con le serate a casa del presidente del Consiglio. «Sì, ma la tempistica è differente. Non sono io che convoco le ragazze che sono state ad Arcore. È Arcore che chiama quelle che sono venute all'Isola. Ognuna con il suo corpo fa quel che vuole».

Però Raffaella Fico (foto sotto) è nel cast ed è coinvolta in quelle serate: così dicono le intercettazioni.
«Quando l'abbiamo scelta non ne sapevamo assolutamente niente. Volevo una pin-up italiana dopo le straniere (ultima in ordine di tempo Belén). Lei è sexy e simpatica».

E ora non ha pensato di rimandarla a casa?
«E perché mai? No, se la giocherà come tutte le altre. Anzi dirò di più: la sua presenza all'Isola sarà una cartina di tornasole politica. Sarà curioso vedere se verrà eliminata con il televoto o no. Capiremo molte cose, come la vedono uomini e donne. Cosa pensano davvero gli italiani di questa situazione. Se l'Italia è indignata o no».

Cosa pensa quando legge le intercettazioni in questo periodo?
«Penso che al telefono chiunque di noi dice qualunque cosa. Io da quel 2004 non dico più niente al telefono: dico X Y perché anche una battuta di spirito può essere male interpretata».

Si riferisce ai suoi sms privati pubblicati sui giornali?
«Sì. Allora risero tutti. Oggi ridono molto meno. Sono stata la prima a dire che la pubblicazione di questioni private è una barbarie. E le mie erano bazzecole al confronto...».

Simona Ventura
Simona Ventura
Per un caso del destino, lei conosce molto bene tutti i protagonisti delle storie che leggiamo in questi giorni. Ci dà un commento su ognuno? Cominciamo con Lele Mora.

«È stato il mio agente per 12 anni, un rapporto di grande affetto. Con me è stato corretto, non mi ha mai proposto alcuna cena strana».

Perché l'ha lasciato? Ha fiutato cose strane?
«Perché l'agenzia stava cambiando volto. Nuove facce, successo immediato. Non ci capivamo più».

Anni di silenzio poi di recente la pace. Lei gli crede? Mora è colpevole o innocente?
«Non lo so. Gli ho chiesto: tu eri il più bravo agente italiano. Come hai potuto arrivare a questo punto?».

Emilio Fede?
«Non ci posso ancora credere. Però visto che a giugno pare che Mediaset lo mandi in pensione, forse è tutto vero... Se è vero, comunque, ha fatto una cosa gravissima. Immagino la delusione del premier: una vita spesa per persone che non se lo meritavano».

Sara Tommasi, anche lei (ex) «Isola». Che ragazza è?
«Senta, a me dispiace per lei. Non ho mai pensato fosse un'educanda, però lei aveva tutte le possibilità di prendere altre strade. Io l'ho scelta come schedina a Quelli che, poi all'Isola. L'ho lanciata, aveva tante chance. Era brava, bella e pure laureata alla Bocconi. Poteva decidere di muoversi diversamente».

Le gemelle De Vivo, le napoletane, scelte nella scorsa «Isola». Se l'aspettava di vederle nelle intercettazioni? 
«Erano due pantere. Non sono rimasta sorpresa, erano molto intraprendenti sessualmente e non ne facevano mistero. Meglio loro che le finte suorine».

Cosa la inquieta di queste ragazze? Cosa contesta?
«Contesto quelle che pretendono di entrare in Parlamento o di avere posti di responsabilità. Passi chi ottiene case e soldi, affari loro; ma governarci no».

Pensa a Nicole Minetti?
«Non mi faccia dire niente di lei. Era al numero 4 della lista bloccata di Formigoni. Lui ha perso il mio voto».

Cosa pensa di Berlusconi? Si dimetterà?
«Non lo farà mai, né io me lo auguro. Chi c'è dopo di lui?».

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