La Juve Stabia mette un piedino in finale di Coppa Italia, battendo per 2-0 il Pisa con reti di Passiglia (aut.) e Tarantino (punizione). Succede tutto nel primo tempo, dove i gialloblù, con in campo qualche "altro titolare", hanno messo sotto i toscani sfiorando un risultato anche più rotondo. Ripresa a ritmi più blandi, con la reazione del Pisa che non ha trovato concretezza.
Nel dopo gara Manniello, intervistato da Radio S.Anna, ha elogiato il gruppo e si è lasciato andare ad uno sfogo per i pochi spettatori giunti al Menti: «Abbiamo un gruppo fantastico che sta facendo grandi cose e che non è quasi mai stato messo sotto da nessuno. Ci giochiamo la finale di Coppa Italia, siamo in piena zona play-off, vedere solo 1000 spettatori oggi e pochi di più in campionato ci meraviglia molto. Le abbiamo provate tutte per avvicinare gente allo stadio, abbiamo anche abbassato il costo dei biglietti, ma la città ci ha abbandonato. Se oggi con biglietti al costo di un pacchetto di sigarette abbiamo lo stadio semivuoto vuol dire che forse il calcio non è più lo sport preferito da questa piazza. Non sappiamo più cosa inventarci, con questi numeri non si possono avere grandi aspirazioni. Castellammare si è disamorata della Juve Stabia e c'è rammarico». Sul campionato il patron conclude così: «Resta un torneo difficile e quindi pensiamo ad accantonare la salvezza. Dopo, di certo, continueremo a scendere in campo per giocarci le partite e dare filo da torcere agli avversari come ci ha sempre abituati Braglia ed il suo gruppo».
Nel dopo gara Manniello, intervistato da Radio S.Anna, ha elogiato il gruppo e si è lasciato andare ad uno sfogo per i pochi spettatori giunti al Menti: «Abbiamo un gruppo fantastico che sta facendo grandi cose e che non è quasi mai stato messo sotto da nessuno. Ci giochiamo la finale di Coppa Italia, siamo in piena zona play-off, vedere solo 1000 spettatori oggi e pochi di più in campionato ci meraviglia molto. Le abbiamo provate tutte per avvicinare gente allo stadio, abbiamo anche abbassato il costo dei biglietti, ma la città ci ha abbandonato. Se oggi con biglietti al costo di un pacchetto di sigarette abbiamo lo stadio semivuoto vuol dire che forse il calcio non è più lo sport preferito da questa piazza. Non sappiamo più cosa inventarci, con questi numeri non si possono avere grandi aspirazioni. Castellammare si è disamorata della Juve Stabia e c'è rammarico». Sul campionato il patron conclude così: «Resta un torneo difficile e quindi pensiamo ad accantonare la salvezza. Dopo, di certo, continueremo a scendere in campo per giocarci le partite e dare filo da torcere agli avversari come ci ha sempre abituati Braglia ed il suo gruppo».
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