E´ la settimana decisiva per risolvere il caso Fumagalli. Una sorta di dentro o fuori, dopo il certificato medico inviato alla società la settimana scorsa. L´ex portiere del Real Marcianise dovrebbe tornare regolarmente ad allenarsi, altrimenti sarebbe lecito attendersi una rescissione consensuale del contratto. Alla società, probabilmente, non dispiacerebbe né l´una, né l´altra soluzione. “Fumagalli deve mettersi a disposizione dell´allenatore, perchè mai nessuno gli ha chiesto di lasciare Castellammare” - ha dichiarato la settimana scorsa, l´amministratore unico della Juve Stabia, Roberto Amodio. D´altro canto, se non torna ad allenarsi con il gruppo, la società potrebbe prendere dei provvedimenti nei suoi confronti. Molto dipenderà dal calciatore che tutto sommato non ha molte scelte: tornare a mettersi a disposizione della Juve Stabia o rescindere il contratto e continuare a lavorare in attesa di una sistemazione la prossima estate. Sullo sfondo una flebile possibilità di trasferirsi all´estero, un´ipotesi remota che se dovesse andare in porto dovrebbe concretizzarsi entro il 22 febbraio. Fumagalli, infatti, non può ottenere un ulteriore tesseramento in Italia. La scadenza del 31 gennaio per i trasferimenti invernali è inderogabile per i calciatori sotto contratto che hanno totalizzato almeno il 15% delle presenze in stagione. Insomma, pur rescindendo adesso il proprio accordo con la Juve Stabia, Fumagalli non potrebbe legarsi ad un´altra squadra italiana, se non prima di luglio.
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