Si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Farnese un tavolo politico su Fincantieri la sua crisi, il suo rilancio industriale e occupazionale. A questa riunione, convocata dal sindaco Bobbio, hanno preso parte i rappresentanti delle segreterie sindacali provinciali, della Rsu Fincantieri e con gentile accettazione qualche dipendente dell'indotto stabiese.
Dopo aver espiato in più riprese la crisi cantieristica su Castellammare, dai vari segretari delle confederazioni presenti, si è ricominciato dopo il 23 dicembre scorso a riparlare di rilancio,occupazioni e bacino per Fincantieri, anche sottolineando che la stessa direzione Fincantieri deve far capire con molta lucidità se effettivamente si può fare uno studio di fattibilità per la costruzione bacino. La stessa FIM, Vittorio Langella, dichiara "che oggi bisogna mettere dei punti fermi sia per i dipendenti Fincantieri che per gli stessi lavoratori dell'indotto, che in questo cantiere hanno un ruolo fondamentale, sollecitando un'incontro con il governo centrale e quello regionale in modo da far capire l'aspetto Castellammare con un documento congiunto sia dall'autorità comunale e sia con le stesse segreterie". Gli stessi Tavella, Uilm e Santorelli, FIOM sono congiunti sul problema della cantieristica nazionale, ma evidenziando che la politica che conta cerca sempre di arenare il problema Castellammare, mentre invece sull'aspetto nazionale sono molto attivi. Il segretario Tavella, è molto propenso per la costruzione bacino, anche perchè il sito di Castellammare possiede gli spazi adatti ma il suo interrogativo rimane comunque Fincantieri e se ciò deve portare a manifestare la Uilm lo farà. La FIOM, molto più radicata dall'esperienze passate e sui dati di fatto del presente, lo stesso Santorelli "portando in campo le varie voci di cantiere che in questi periodi girano per Castellammare, le costruzioni di 2 traghetti per la Ferrovia dello Stato il ribaltamento a mare di Sestre e la stesso Muggiano che in solo giorno fa tre vari, divengono fatti allarmanti è da tenere sotto tiro- continuando- il problema dell'indotto è molto più grave anche perchè questi operai sono in effetti alla mercie di qualche imprenditore scellerato e per questo motivo diviene necessario di far capire al governo che quando si parla di Fincantieri Castellammare, non si parla solo delle 700 unità Fincantieri, ma si parla anche di 1200 unità dell'indotto, è se poi la politica ha fatto già una prospettiva per questi lavoratori allora si sappi noi diciamo no e siamo pronti a scendere in piazza". Anche la Rsu Fincantieri è intervenuta con il suo portavoce e segretario dell'UGL, Giuseppe Giovèdi, che dopo aver fatto fusione e concordato il quanto detto dai vari segretari ha tenuto a sottelineare il problema bacino e il carico di lavoro.
Poi è intervenuto, il segretario dell'Ugl Giuseppe Giovèdi, dove ha evidenziato la questione CIGS e CIG in deroga, dove ha fatto notare che se credono di sottovalutare questo aspetto della vicenda fanno un errore abnorme, perchè e meglio che si sappia la gente non ne può più. Ma ha voluto anche evidenziare la questione dei 54 licenziati. A questo tavolo politico è intervenuta anche la Failms nella persona di Ivan Santaniello dove lui ha proposto una visione molto più avanti, dove lo stesso sindaco era concorde, la quale visione era intesa in un'aspetto turistico. Lo stesso Scarica Luigi segretario della Failms-Cisal, anche lui concorde con il resto del gruppo a voluto solo sottelineare che forse Fincantieri ci potevaconcedere anche 8000 tonnellate che invece le 4000, quando poi si è avuta tanta fretta nel spedirla via dove non vi era tale necessità.
Ma alla fine si è dovuto fare i conti con la politica locale e Nazionale, si perchè anche loro che in questo periodo di totale assenza nei confronti di Castellammare avranno un loro piano, che lo stesso sindaco conferma nel turismo e riconversioni di aree, ma il tutto da trattare con Fincantieri. Il piano di rilancio per il turismo partirà già nei primi di Giugno prossimo con l'attacco della banchina all'interno di Fincantieri di navi da crociera con una stazza che può variare dai 260 metri ai 310 a passa metri, anche se in via provvisoria. Il sindaco a illustrato anche l'aspetto della villa comunale, che non tra molto partirà un'intervento di rifacimento con un'ivestimento di 400mila euri, proprio in vigore di rilancio turistico. Da quel momento si è accesa un discussione a 360°, allora di cosa vogliamo parlare, tutti i nodi vengono al pettine, Fincantieri deve fare i suoi conti ancora. Ma allora alla fine tutto porterà ad un ridimensionamento di aree e di personale?
Sicuramente oggi si è aperta un'altra prospettiva del mondo politico di Castellammare e di quello del lavoro, dove porterà a delle rotture con la stessa Fincantieri, dove si pongono i paletti futuro, dipendenti Fincantieri e lo stesso indotto, perché ad alcune domande chiavi su quest'aspetto lo stesso sindaco ha detto "che in questa direzione ci muoveremo perché io sono il sindaco di 70mila persone. Il rilancio ha continuato, porterà ad un rilancio economico anche di una città che soffre da troppo tempo quindi quest'aspetto quest'amministrazione se lo deve porre".
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