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sabato 19 febbraio 2011

Fincantieri, la disperazione dell'indotto

Dopo il tavolo politico tenutosi con il sindaco, Bobbio, e le parti sociali del 16 Febbraio, è l'incontro di ieri in regione con alcuni esponenti politici dell'IDV, per far si che le pratiche delle casse abbiano un'accelerata, si è ritornati nella città delle acque con una fumata nera. Dove in quel momento in cui la politica deve essere coesa è dare una risposta positiva ad una città già di per se sventrata, nella dignità del lavoro e la dove la crisi diviene sempre più strutturale, si incomincia ha giocare sulle famiglie di quell'indotto fatto di gente che vuole lavorare. Questa gente semplice e radicata nei suoi valori viene ancora oggi offesa e strumentalizzata da una politica risultata sempre assente è mai concorda sulla problematica "Fincantieri"; laddove oggi potevano dare un segnale forte è far si, di creare una corsia preferenziale per queste famiglie stabiesi che solo di cassa riescono ha vivere, la politica tace. Sentirsi dire che la burocrazia è questa e l'assistenzialismo delle casse si incomincerà ha percepire non più tardi di tre o quattro mesi ha innescato la protesta dei lavoratori. Infatti anche il sindaco che era presente in regione nel suo niente ha potuto fare di più di comprimere in qualche richiesta di parte. Ma purtroppo resta il fatto che se non si riunisce quanto prima la commissione per il decreto provinciale in modo tale da attuare quel meccanismo che porterebbe i lavoratori di 27 aziende ha percepire la cassa, perché è da sottolineare che si trovano scoperti da Dicembre, ed alcuni di essi non hanno avuto nemmeno la copertura dell'intero mese, Castellammare diventa una polveriera. Non da meno sono le altre 8, anzi ancora più problematica è la pratica, perché e quella ministeriale. L'urlo di questi lavoratori inizia ha salire, Castellammare non merita questo, Castellammare e molto di più. Qui non vi è bisogno del politico di turno per cavalcare l'onda, qui vi è bisogno di una politica coesa in primis con le parti sociali che in questi 24 mesi di crisi per la cantieristica sono arrivati la dove era una cosa assurda per quest'indotto, fatto da una imprenditorialia scellerata, percepire l'assistenzialismo, per instaurare un tavolo dove si parli di lavoro per la Fincantieri di Castellammare.Ch'esso sia la costruzione del bacino di costruzione o il carico di lavoro l'importante che questo silenzio assordante tacci.

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