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mercoledì 23 febbraio 2011

Insediamento del Coordinamento Lavoratori Stabiesi

Dopo gli ultimi risvolti sulla questione i pullman si o no, è dopo l'ennesimo sforzo di solidarietà fatto dai lavoratori dell'indotto sulla vertenza Fincantieri, e non da ultimo le esternazioni nella serata di ieri per quanto riguarda la posizione della RSU in merito alle tali vicende - "Abbiamo fatto un'accordino con la direzione per l'attacco delle 14 navi da crociera è per il probabile passaggio dei pullman all'interno della struttura Fincantieri, è per quanto riguarda la costruzione dei due Pattugliatori ricordatevi che voi dell'indotto siete ospiti" - si è venuta alla decisione "che diviene necessario, per i lavoratori dell'indotto, che bisogna mettere in campo delle prospettive diverse e concrete e no strumentalizzate. Quindi sono usciti fuori con un documento che li accomuna tutti insieme nel riconoscimento di un coordinamento di Lavoratori Stabiesi, protocollandolo all'attenzione del primo cittadino, dove non tra molto faranno un'assemblea nel rivendicare alcuni punti chiave per la risvolta lavoro che in questi ultimi mesi li ha visti su un fronte comune.


Ecco il documento



Oggetto:  Insediamento del Coordinamento  
                         Lavoratori  Stabiesi
Istanza:
La crisi economica e sociale che investe, da più tempo, il territorio Stabiese diventa sempre più grave e strutturale e si accompagna parallelamente al degrado del territorio. Molte delle nostre vertenze o accordi realizzati, sovra tutto sull’emergenze industriali, perché di fatto oggi possiamo affermare che l’indotto può essere un’industria Stabiese, non hanno ricevuto risposte efficaci o capaci di invertire la tendenza dell’impoverimento produttivo. Anzi nuovi punti di crisi si sono aperti. La condizione di rottura sociale e democratica cui si è giunti richiede un piano d’interventi che connetta fortemente le soluzioni per l’emergenze ai temi di uno sviluppo produttivo nuovo del territorio. Proprio in vigore del tavolo politico del 16/02/2011, cui il sindaco Bobbio, con le rappresentanze sindacali, dove a palesemente intenzionato, è puntando sua una visione ampiamente più propositiva verso non solo un rilancio sociale - economico dello stesso indotto ma allo stesso tempo dell’intera città. Anche se le tali questioni, il rilancio turistico, porteranno ad una rottura con una più piccola parte. Ora diviene necessario che tutti insieme lavoriamo per creare le condizioni di convenienza, di efficienza e di competitività per affrontare al meglio la sfida del futuro, sapendo che sul piano territoriale siamo chiamati ad uno sforzo sia per il nostro cantiere, ma maggiormente difendere il nostro indotto, per la sua storia per le sue professionalità e maestranze, ma soprattutto per il suo livello di produttività, che la stessa Direzione Fincantieri a documentato, per quello che l’indotto rappresenta la nostra città dal punto di vista economico, occupazionale e sociale. E’ importante che la nascita di questo coordinamento serva a non farci strumentalizzare e a trovare delle linee comuni di azioni, visto che abbiamo unico denominatore, la salvaguardia dei nostri posti di lavoro per il sostentamento delle nostre famiglie. La crisi di oggi è una crisi congiunturale dovuta alla globalizzazione, ma nonostante ciò noi possiamo fare programmi ed investimenti per uscire da questa crisi attraverso anche l’opera fondamentale del mondo operaio. Manteniamo alta la guardia facciamo nascere vivere questo movimento che con posizioni giuste e non strumentali possano essere un valore aggiunto nella nostra città. E’ il momento di organizzarci e di capire cosa fare per la nostra città e di portare sempre più in alto il nostro progetto. Come prima riunione ufficiale è giusto farci un confronto sulla nostra esperienza passata e un prospetto sul nostro futuro, perché quel futuro sia fatto di noi. Oggi è doveroso darci delle regole e creare uno statuto, indipendentemente dalle linee politiche, i nostri valori fondati sul principio costituzionale del lavoro e della famiglia potranno dare un nuovo corso al futuro di Castellammare. Il coordinamento è composto dai lavoratori del territorio stabiese; negli incontri che terremo decideremo le azioni da intraprendere cosa mettere in campo dove ognuno sia pronto a dare un contributo concreto e in proporzione alla sua realtà, mantenendo alta quella tolleranza di espressione, di sacrificio e di proposizioni, ma ricordando a tutti i promotori di questo movimento che dal primo all’ultimo noi siamo uniti da un unico denominatore comune “Lavoro per Castellammare”

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