Perché oggi siete qua in assemblea?
"Voglio ringraziare in primis, l'associazione Oriemmo,nella persona di Don Bartolo per la gentile concessione di questa sala teatro,anche perché noi dell'indotto un vero punto di incontro non c'è l'abbiamo,cosi evitiamo ogni forma di dubbio per i soliti diffidenti.Il perché sembra palese,la nostra città è investita in modo violento dalla crisi lavoro e molti lavoratori si pongono tanti quesiti,uno, mamme di tutti e quello se il Bacino di costruzione si farà e se, quando l'inizio".
Come pensi che ha risposto il mondo del lavoro a quest'invito?
"Sono contento che a questo appello abbia risposto una buona parte di una città operaia,vedo gli amici di AVIS,il Comitato Operaio Stabiese,Terme di Stabia,Fincantieri,Gefa srl,Sud Saem,Geo Impianti,Navaltechno,Servind,Siem,Grim,Gefa Italia,forse potevamo essere qualcosa in più,resta il fatto che oggi inizia una nuova era"
Cosa pensi di dire ai presenti?
"In molti qui presenti mi conoscono e sanno la battaglia che insieme stiamo facendo da un'anno a questa parte per la vicenda Fincantieri,è proprio correlata a questa vicenda molti di noi si è trovata investita di assistenzialismo,ovvero le Cig o chi meno di me fortunato addirittura il sussidio di disoccupazione.E' questa e una nota dolente di tutta la vicenda".
Come dolente?
"Dolente perché nell'ottenere la normalizzazione del lavoro, quella nell'applicare il decreto ministeriale del 2009,più di un'imprenditore ha fatto come più riteneva opportuno,quando poi per quei lavoratori,rivolgendomi ai 50 doveva essere un dato di fatto. Perché quel decreto era l'unica forma di tutela per i lavoratori stabiesi,no i licenziamenti che sono avvenuti.C'è da dire anche se questo fenomeno non si è sparso a macchia d'olio è grazie all'intervento del sindacato"
Da dove parte la vostra lotta o il vostro dire siamo qua, esistiamo pure noi.
"In questi lunghi mesi,molti di noi ci siamo dovuti rapportare con tante realtà ognuna diverse dalle altre.Purtroppo io vengo da una media impresa è nelle imprese come la mia e molto difficile comunicare,anche in vigore di eventi controversi per queste aziende,tipo l'aspetto economico le commesse e la normalizzazione per i lavoratori,che ora non sto qui a sindacalizzare,ma voglio precisare che oggettivamente ora si va ad affrontare un'altro anno di crisi,e se la vicenda Fincantieri, dove purtroppo si evidenzia una totale assenza da parte del'Ad Bono nei confronti di Castellammare,non prende una svolta qui a Castellammare non si sa dove parare"
Quale svolta si può dare a questa città?
"La svolta deve partire prima dai lavoratori che vivono passivamente alcune vicende.Oggi noi dobbiamo correlarci si a Fincantieri ma dobbiamo capire anche che la realtà di molte aziende,che sono diverse tra loro,oggi noi vinciamo per il 2011 l'assistenzialismo ma resta il fatto che parecchie aziende mandano segnali palesi che si trovano in grosse difficoltà economici,certo non come i lavoratori che già vivono di cig ma sicuramente nelle loro realtà vivono le loro difficoltà"
Cosa può fare la politica?
"E qui che noi dobbiamo coordinarci,è qui che noi dobbiamo essere più Intelligenti nel capire dove ci sta portando la politica,quando si parla di politica non deve essere solo rivolta a quella locale,è palese che anche il nostro sindaco deve fare la sua parte,ma no quella del dire,la parte la deve fare anche la Regione ha partire dalle confederazioni sindacali.Io oggi come coordinatore di questo evento mi pongo queste domande, ma i tavoli inerenti al lavoro dove sono?Il piano industriale "Fincantieri" da dove deve venire?Ma l'abbattimento e riqualificamento di Savorito,parte?E se parte quando?Ma la cosa più importante è che noi dobbiamo dire basta a questa storia che l'ex area AVIS,diventino case.La nostra zona industriale deve rimanere tale,per lo più dobbiamo iniziare a parlare di conversione,facendo in modo che quelle aree ridiano lavoro a tante famiglie.Le problematiche nella nostra terra sono tantissime correlate al lavoro,ma se oggi siamo capaci di unire le nostre forze per avviare un progetto, che esso si chiami coordinamento,e che porti nei dovuti tempi a risposte allora muoviamoci e facciamo si che stasera nasca il coordinamento tra più realtà lavorative.La città vuole delle risposte che si chiamano lavoro.La Castellammare di cui si parlerà stasera e quella che parte da Fincantieri a tutte le medie imprese Stabiesi e da queste a AVIS,da AVIS a Terme,da Terme a Meridibulloni,da Meridibulloni a Stabia Porto e cosi via"
"Voglio ringraziare in primis, l'associazione Oriemmo,nella persona di Don Bartolo per la gentile concessione di questa sala teatro,anche perché noi dell'indotto un vero punto di incontro non c'è l'abbiamo,cosi evitiamo ogni forma di dubbio per i soliti diffidenti.Il perché sembra palese,la nostra città è investita in modo violento dalla crisi lavoro e molti lavoratori si pongono tanti quesiti,uno, mamme di tutti e quello se il Bacino di costruzione si farà e se, quando l'inizio".
Come pensi che ha risposto il mondo del lavoro a quest'invito?
"Sono contento che a questo appello abbia risposto una buona parte di una città operaia,vedo gli amici di AVIS,il Comitato Operaio Stabiese,Terme di Stabia,Fincantieri,Gefa srl,Sud Saem,Geo Impianti,Navaltechno,Servind,Siem,Grim,Gefa Italia,forse potevamo essere qualcosa in più,resta il fatto che oggi inizia una nuova era"
Cosa pensi di dire ai presenti?
"In molti qui presenti mi conoscono e sanno la battaglia che insieme stiamo facendo da un'anno a questa parte per la vicenda Fincantieri,è proprio correlata a questa vicenda molti di noi si è trovata investita di assistenzialismo,ovvero le Cig o chi meno di me fortunato addirittura il sussidio di disoccupazione.E' questa e una nota dolente di tutta la vicenda".
Come dolente?
"Dolente perché nell'ottenere la normalizzazione del lavoro, quella nell'applicare il decreto ministeriale del 2009,più di un'imprenditore ha fatto come più riteneva opportuno,quando poi per quei lavoratori,rivolgendomi ai 50 doveva essere un dato di fatto. Perché quel decreto era l'unica forma di tutela per i lavoratori stabiesi,no i licenziamenti che sono avvenuti.C'è da dire anche se questo fenomeno non si è sparso a macchia d'olio è grazie all'intervento del sindacato"
Da dove parte la vostra lotta o il vostro dire siamo qua, esistiamo pure noi.
"In questi lunghi mesi,molti di noi ci siamo dovuti rapportare con tante realtà ognuna diverse dalle altre.Purtroppo io vengo da una media impresa è nelle imprese come la mia e molto difficile comunicare,anche in vigore di eventi controversi per queste aziende,tipo l'aspetto economico le commesse e la normalizzazione per i lavoratori,che ora non sto qui a sindacalizzare,ma voglio precisare che oggettivamente ora si va ad affrontare un'altro anno di crisi,e se la vicenda Fincantieri, dove purtroppo si evidenzia una totale assenza da parte del'Ad Bono nei confronti di Castellammare,non prende una svolta qui a Castellammare non si sa dove parare"
Quale svolta si può dare a questa città?
"La svolta deve partire prima dai lavoratori che vivono passivamente alcune vicende.Oggi noi dobbiamo correlarci si a Fincantieri ma dobbiamo capire anche che la realtà di molte aziende,che sono diverse tra loro,oggi noi vinciamo per il 2011 l'assistenzialismo ma resta il fatto che parecchie aziende mandano segnali palesi che si trovano in grosse difficoltà economici,certo non come i lavoratori che già vivono di cig ma sicuramente nelle loro realtà vivono le loro difficoltà"
Cosa può fare la politica?
"E qui che noi dobbiamo coordinarci,è qui che noi dobbiamo essere più Intelligenti nel capire dove ci sta portando la politica,quando si parla di politica non deve essere solo rivolta a quella locale,è palese che anche il nostro sindaco deve fare la sua parte,ma no quella del dire,la parte la deve fare anche la Regione ha partire dalle confederazioni sindacali.Io oggi come coordinatore di questo evento mi pongo queste domande, ma i tavoli inerenti al lavoro dove sono?Il piano industriale "Fincantieri" da dove deve venire?Ma l'abbattimento e riqualificamento di Savorito,parte?E se parte quando?Ma la cosa più importante è che noi dobbiamo dire basta a questa storia che l'ex area AVIS,diventino case.La nostra zona industriale deve rimanere tale,per lo più dobbiamo iniziare a parlare di conversione,facendo in modo che quelle aree ridiano lavoro a tante famiglie.Le problematiche nella nostra terra sono tantissime correlate al lavoro,ma se oggi siamo capaci di unire le nostre forze per avviare un progetto, che esso si chiami coordinamento,e che porti nei dovuti tempi a risposte allora muoviamoci e facciamo si che stasera nasca il coordinamento tra più realtà lavorative.La città vuole delle risposte che si chiamano lavoro.La Castellammare di cui si parlerà stasera e quella che parte da Fincantieri a tutte le medie imprese Stabiesi e da queste a AVIS,da AVIS a Terme,da Terme a Meridibulloni,da Meridibulloni a Stabia Porto e cosi via"
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