Quando, purtroppo, si è ripresentato il triste problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani per la città e le provincie di Napoli, da più parti si è sostenuto che ogni provincia deve provvedere per se stessa a prescegliere nel suo territorio i luoghi più idonei per la raccolta senza superare i confini che la separano da province attigue ma anche senza tener presente che in Campania la situazione della dimensione delle province è inversamente proporzionale alla densità abitativa dei loro capoluoghi.
Ed allora se si vuol attuare quanto affermato necessariamente si devono variare le superfici, cioè la grandezza delle province, in modo da renderle proporzionate alla quantità di popolazione appartenente ad ogni capoluogo.
Comprendo bene che non è semplice una modificazione del genere ma possibile se necessaria, rappresentando l’unica soluzione che consentirebbe alla provincia di Napoli di poter disporre di spazi più abbondanti da poter utilizzare per gli scarichi dei rifiuti urbani.
Allego una piantina della regione Campania sulla quale ho indicato, grosso modo, come potrebbero essere ridisegnati i confini delle 5 province.
Ma se le decisioni del TAR col favorevole parere dello scarico dei rifiuti anche fuori provincia diventasse regola normale e non provvisoria, allora si potrebbe procedere senza urgenza comunque opportunamente, al ridimensionamento delle 5 province.
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