Tre giovani arrestati, un minorenne denunciato, altri sei under 18 segnalati, una molotov contro esercito, carabinieri, polizia e vigili. Castellammare di Stabia si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia. Al calar della notte, in strada escono bande di giovani, spesso vicine alla malavita organizzata, che fanno razzia di legna per i “fucaracchi” dell’Immacolata (nelle foto le cataste di legno rimosse). Una usanza che si perde nella notte dei tempi ma che, negli ultimi anni, si è trasformata in un mix di illegalità e in una vera e propria lotta tra bande. I carabinieri della compagnia stabiese, guidati dal capitano Gennaro Cassese e dal tenente Fabio Ibba, hanno arrestato tre giovani e denunciato un minorenne per furto di legna. Francesco Ninno, 21 anni, Francesco Paolo Corrado, 18, e Marco Di Martino, 21, sono stati arrestati, mentre un 16enne che era con loro è stato affidato ai genitori. I quattro sono stati colti in flagrante mentre, in via Cupa Varano a Gragnano, zona al confine con Castellammare, stavano cercando di rubare 7 grosse travi di castagno da una cantina. Gli agenti del commissariato di polizia, diretti dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso, hanno invece fermato una banda formata da sei ragazzini, tutti minorenni, mentre si trovavano nei pressi della zona boschiva che sovrasta i binari della Circumvesuviana, poco sopra la stazione Castellammare Centro. Secondo la ricostruzione dei poliziotti, i giovani stavano cercando di tagliare i tronchi dei grossi alberi, ma sono stati bloccati solo durante la fuga. Per questo motivo, sono stati portati in commissariato per accertamenti e identificazione, poi segnalati e infine rilasciati. La polizia, poi, ha allertato i vigili del fuoco e la forestale per far controllare la zona boschiva interessata dalla “visita” dei sei giovani. Infine, gli agenti di polizia municipale, diretti dal comandante Antonio Vecchione, in collaborazione con il reparto radiomobile della compagnia carabinieri di Castellammare di Stabia, il locale commissariato di polizia e l'Esercito, nell’ambito di una maxi-operazione interforze, hanno subito un vero e proprio attacco nel rione Moscarella, dove hanno effettuato uno dei due blitz anti-legna. In vista dei falò dell'Immacolata, come richiesto dal primo cittadino Luigi Bobbio, i controlli sono stati estesi a tutta la città anche se, nelle ultime settantadue ore, si sono concentrati nelle aree più a rischio del territorio. Proprio nel rione Moscarella, alla vista dell'arrivo delle forze dell'ordine, alcune “sentinelle” di strada, poste a sorveglianza dei vari depositi di legname, hanno dapprima lanciato contro le forze dell'ordine una bottiglia molotov che, seppur esplodendo, fortunatamente non ha provocato danni, e poi appiccato il fuoco ad alcune cataste di legno per impedirne la rimozione. Il pronto intervento dei vigili del fuoco, però, ha consentito agli operatori della società “Multiservizi” di rimuovere il legname fuorilegge e di sgomberare gli improvvisati depositi. I controlli sono poi proseguiti la notte scorsa, a Scanzano, dove sono stati rimossi una imbarcazione in legno di rilevanti dimensioni, decine di porte smaltate e altro materiale legnoso già predisposti su una pira pronta per l'accensione la notte del 7 dicembre. Le ultime operazioni hanno visti coinvolti, invece, corso De Gasperi, via Savorito e via Meucci, dove gli operatori della Multiservizi hanno rimosso cataste di legno per un totale di 350 quintali. In totale, le operazioni di questi giorni hanno portato alla rimozione di oltre 47 tonnellate di legname. «Come purtroppo si sapeva – è il commento del sindaco Bobbio – gli ultimi eventi stanno a dimostrare che gli unici gruppi a schierarsi contro la misura legale dei fucaracchi sull'arenile, patrocinata dall'Amministrazione comunale, e a sostenere i fuochi illegali in città, sono quelli direttamente legati alla criminalità»
Dario Sautto - Giornale di Napoli
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