
Aleandro Rosi ed Ezequiel Lavezzi si sono visti infliggere tre turni di squalifica dal giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, per lo sgradevole episodio che li ha visti protagonisti durante Roma-Napoli.
"Le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore giallorosso, nel cerchio di centro campo e ben lontano dall'azione in svolgimento in altra zona del campo, si avvicinava al calciatore partenopeo, che gli volgeva parzialmente le spalle, e da una distanza di circa un metro, con palese gestualità, gli indirizzava uno sputo, che veniva immediatamente 'ricambiato'. Tale duplice biasimevole gesto non veniva visto dall'arbitro e, pertanto, nessun provvedimento disciplinare veniva adottato. A tale proposito, il direttore di gara, su richiesta di questo Ufficio, ha dichiarato, a mezzo e-mail pervenuta alle ore 12.03 odierne, '…….non ho visto nulla e confermo inoltre che le ammonizione fatti ai calciatori Rosi e Lavezzi si riferiscono ….a delle spinte reciproche'. Le immagini acquisite non consentono di determinare con assoluta certezza in che misura ed in quale zona del corpo (presumibilmente il collo di Lavezzi ed il volto di Rosi) gli sputi abbiano effettivamente colpito il loro rispettivo destinatario, ma tale circostanza è ininfluente ai fini della valutazione disciplinare. Infatti, per costante orientamento interpretativo degli Organi di giustizia sportiva, lo sputo deve considerarsi a tutti gli effetti una 'condotta violenta', i cui estremi possono essere integrati anche se il deprecabile intento non abbia raggiunto l'obiettivo".



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