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martedì 15 febbraio 2011

Continua la protesta degli operai Eni. Altri 15 giorni alla firma Vinyls, sulle torcie



Lucio Sabbadin, operaio, sulla torcia di Marghera
Continua a Porto Marghera la protesta delle Torri gemelle, che ha coinvolto gli stabilimenti Vinyls anche a Porto Torres (da dove è partita) e Ravenna (quest’ultima ancora oggi sulle torce e sui silos dei rispettivi stabilimenti). Il blitz ha dato come risultato una presa di posizione “ufficiosa” da parte del Ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani.
Al telefono con Rainews 24 Nicoletta, degli occupanti la torcia di Marghera, dice da ieri hanno interrotto lo sciopero della fame, sia per questioni di salute (per stare a 150 metri d’altezza al freddo di una passerella ci vuole energia) che per un segnale di fiducia al ministro Paolo Romani, che dall’inizio delle occupazioni, una settimana fa, ha telefonato più volte ai diversi presidi confermando il proseguo delle trattative e l’impegno del ministero.
Mentre la firma dei preliminari di vendita tra Eni e Gita doveva concludersi il 31 Gennaio, ora il ministro ha annunciato che serviranno altri 15 giorni da ora, quindi si dovrà attendere almeno fino ai primi di Marzo. Gli operai Vinyls per quella data avranno già passato un anno di occupazione all’Asinara, e quelli di Marghera e Ravenna saranno già da tre settimane su torce  e silos. Rinvii ulteriori permettendo.
La fiducia al ministro c’è, dunque, ma una fiducia col beneficio del dubbio, altrimenti gli operai sarebbero scesi: “È dura, molto dura, ma non possiamo accontentarci di impegni e promesse verbali, come abbiamo già fatto in passato, che poi non sono state mantenute” dice Nicoletta, diventata ormai un simbolo della resistenza dei dipendenti Vinyls.
Altre due settimane sulle torce, seguiremo giorno dopo giorno sia Marghera che Ravenna con foto e video. Gli operai non sono soli là sopra. Il ministero ed  Eni sono marcati a uomo da Ravenna, Porto Marghera e la Sardegna.

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